Nel bosco
Incedevi, madonna,
sotto una cupola di foglie,
ma s’impigliò la tua gonna
e diventasti mia moglie.
Dal prato
La candida scia di un reattore
nella fulgida distesa dell’azzurro,
la bava iridata di una lumaca
lungo i deboli crinali di una foglia,
resupino nel verde prato penso
al differente e all’eguale delle cose
ascolto
passare il tempo frettoloso avvolto
nel grande manto del vento.
A se stesso
Ancora un poco ed il tempo
ti avrà dato l’ultimo tocco di bianco
e sarai un inverno doloroso
un fantasma sperduto
dietro l’orme ghiacciate dei ricordi.
Ancora un poco ed il capo
piegherai verso la terra che attende
con le tenebre mute di accoglierti
in oblioso abbraccio di dissoluzione.
Ancora un poco e sarai
meno di nuvola che passa e lascia
memoria d’iridescenti gocce.
Di te
qualche sillaba mesta e la nascosta
carità di una lacrima sul ciglio
di un amico fedele.